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lo stretto necessario nello zaino di un trail builder

10 indispensabili (+1) nello zaino del trail builder

Acqua, zappa, piccone, badile, McLeod, ascia, mazza, salviette umidificate, telo poncho, giacca impermeabile, guanti, occhiali… molte sono le cose all’interno [o all’esterno, nda] dello zaino di un trail builder.

Ma cos’è veramente importante? Quali sono quelle cose che non dovrebbe veramente mai mancare nello zaino del trail builder?

Magari i meno pratici, o comunque coloro che sono agli inizi, non sanno mai bene cosa mettere nello zaino nel momento in cui si esce di casa per andare a manutenzionare/tracciare/realizzare un sentiero e così… eccoci quindi con delle idee che magari potrebbero aiutarvi.

I 10 indispensabili (+1) nello zaino del trail builder

lo stretto necessario nello zaino di un trail builder
Ed ecco lo “stretto necessario” che il trail builder dovrebbe avere nello zaino

Che tu sia un trail builder per professione o un volontario che si vorrebbe occupare della manutenzione di un sentiero, ci sono delle cose che dentro il tuo zaino non devono assolutamente mancare.

Naturalmente, prima di avviarci con il nostro bello zainetto in spalla su un sentiero per manutenzionarlo, dovremmo aver preso accordi con chi, in loco, gestisce l’amministrazione del sentiero stesso.

Di solito sono i comuni, ma molto spesso esistono degli Enti preposti alla loro gestione, in particolar modo quando si tratta di parchi regionali. Ma di questa cosa parleremo in lungo e in largo più avanti con un articolo dedicato.

Ma prima di passare ai nostri 10 indispensabili (+1) nello zaino, vediamo lo zaino adatto… no?

Lo zaino del trail builder deve essere comodo, con allacciatura sulla vita e sul petto; in questo modo rimarrà sempre aderente alla schiena e, anche in sella alla vostra mountain bike, se pur carico di cose non darà molto fastidio. Inoltre deve avere uno schienale abbastanza rigido e al contempo con una buona areazione. Normalmente ci si sposta a piedi o in bici per raggiungere il luogo dei lavori, arrivare sul posto con la schiena già madida di sudore vorrebbe dire cambiarsi già una maglietta…

Io uso un Camelbak Mule comprato ormai tredici anni fa ed è, secondo me, il giusto compresso tra capienza, funzionalità e resistenza al carico. Esiste anche uno zaino specifico da trail building come l’EVOC Trail Builder che è perfetto per quando si devono trasportare più attrezzi per lavorare sui trail.

Lo zaino ideale è in cordura [quindi molto resistente a strappi ed abrasioni, nda], ha uno scomparto termico per la sacca idrica, ha uno schienale con una buona areazione, tasche interne per organizzare il materiale più delicato (come portafoglio, cellulare, occhiali etc) ed un “tascone” esterno per il trasporto in sicurezza di una piccola ascia e di una roncola oppure delle cesoie taglia rami.

L’elenco delle cose indispensabili nello zaino del trail builder potrebbe essere lunghissimo e, soprattutto, variabile in base alle esigenze.

Ma ecco cos’è veramente necessario che abbiate sempre al seguito:

1. Acqua

Almeno un litro, e qualche snack o panini. Non si può mai sapere quanto staremo fuori e, soprattutto, non si può mai sapere cosa ci riserva quello che stiamo andando a fare (anche i piccoli interventi possono celare contrattempi). Quindi, uno zaino con scomparto termico per una sacca idrica integrata è quello che fa per noi.

2. Giacca anti pioggia

Come sopra, non possiamo sapere quanto staremo fuori e, come ben sappiamo, il tempo può cambiare repentinamente specie in considerazione del fatto che l’80% del lavoro del trail builder si sviluppa durante stagioni ad alto rischio di temporali.

3. Kit di pronto soccorso

Non dobbiamo portarci dietro uno zaino da paramedico completo di defibrillatore, ma almeno un kit di quelli che si vendono anche in farmacia o nei negozi di articoli sportivi. Un kit completo dello stretto necessario per fare una medicazione al volo e che abbia quantomeno dell’acqua ossigenata, qualche cerotto, una garza, tre o quattro coppie di guanti sterili e cose del genere, può tornarci sempre utile, anche durante il riding.

4. Una maglia di ricambio

Non vorrete mica far preoccupare vostra mamma, vero?

5. Fettuccia colorata

Di vari colori. Vi servirà a tracciare il sentiero, marcare eventuali control point, lasciare dei segnali convenzionali agli altri membri della crew che magari il giorno della tracciatura non sono con voi.

6. Clinometro

Vi servirà per controllare la pendenza del sentiero ed evitare di tracciare il vostro sentiero su una fall line. Il suo utilizzo specifico viene illustrato in occasione dei TBW e delle TBS che organizziamo in tutta Italia. Cercate il corso più vicino a voi sul nostro calendario degli eventi.

7. Segaccio a serramanico

Necessario per rimuovere piccoli arbusti o rami che si troveranno sul vostro passaggio. Informate sempre le autorità locali quando vi troverete anche a dover rimuovere tronchi di alberi caduti. Molto spesso può accadere che in aree a tutela ambientale questa cosa non sia possibile.

8. Bomboletta spray

Vi potrà servire, oltre che per tracciare il sentiero laddove la fettuccia non si possa usare, per marcare eventuali alberi da tagliare. Naturalmente, prima di procedere al taglio, dovrete informare le Autorità competenti (Comune, Carabinieri Forestali) della vostra intenzione ed attendere il loro benestare.

9. Guanti da lavoro e occhiali protettivi

La sicurezza, come si dice, non è mai troppa. Sempre meglio proteggersi le mani e gli occhi quando si fanno dei lavori nel bosco, in special modo le mani quando magari si spostano fascine di legna abbandonate chissà da quanto oppure si spostano dei sassi sotto i quali si potrebbe nascondere delle poco simpatiche sorprese. Gli occhiali “protettivi” è sempre meglio usarli nel momento che si interviene con motosega, piccone, ascia, mazza e via dicendo. Il tempo che una scheggia di legno o di pietra impiega a raggiungere i nostri occhi è veramente un attimo.

10. Smartphone o macchina fotografica/videocamera

Non tanto per immortalarvi in qualche selfie mentre lavorate (il che ci può stare perché la community deve sapere riconoscere la faccia di chi mette mano alle cose, specie se si tratta di volontariato) ma soprattutto per fotografare le aree soggette al vostro intervento e lo stato dei lavori in modo da poter poi rendere edotte le Autorità locali o gli Enti gestori delle aree sull’andamento dei lavori stessi. Inoltre, potrete fare dei video da pubblicare poi sui canali social della vostra crew/associazione sportiva e condividerli con la comunità [ricordatevi di usare sempre gli hashtag tematici su Instagram, è importante per far si che le persone che condividono le stesse passioni vi raggiungano, nda].
Naturalmente, lo smartphone potrà esservi utile anche per registrare la traccia del vostro sentiero.
Per farlo, basterà utilizzare Strava, per esempio, o un’altra qualsivoglia app gratuita che registra delle tracce .gpx. Una volta estrapolata la traccia dal vostro smartphone, potrete usarla anche per presentare il vostro progetto all’Ente preposto. Il vostro lavoro risulterà più professionale, e voi con lui 😉

10bis. Birretta

Perché una birretta di gruppo al termine dei lavori, è sempre ben gradita.

E così, adesso che abbiamo scoperto le dieci cose (+1) indispensabili nello zaino del trail builder siamo pronti per andare sui sentieri.

Ma prima, magari, iscriviamoci al “Take Care Of Your Trails“, l’evento annuale promosso da IMBA Europe, nato con lo scopo di incoraggiare e promuovere la manutenzione (su base volontaria) dei sentieri in Europa. Quest’anno durerà un mese e quindi… abbiamo tutto il tempo per cercare di organizzare qualcosa!

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